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La natura in diretta

Mangiatoie ed abbeveratoi: una risorsa preziosa

Il momento migliore per supportare i nostri amici con le ali, con la somministrazione di aiuti alimentari, va  dai primi freddi autunnali fino all'inizio della primavera.

In questo periodo, i piccoli passeriformi hanno piu' difficoltà nel procacciarsi il cibo, specialmente in caso di forti piogge, gelate, grandine o neve.

Il foraggiamento tramite le mangiatoie va sospeso a fine marzo con l'arrivo della stagione riproduttiva e con il sopraggiungere  del clima piu' mite. Questo per evitare che i passeriformi, abituali visitatori della mangiatoia, sviluppino una dipendenza dagli aiuti somministrati,  anche in periodi dove il cibo è piu' disponibile e comunque nelle fasi di nidificazioni dove anche i granivori devono procacciarsi prede animali (invertebrati) per assicurare ai nuovi nati un adeguato apporto proteico. 

L'acqua invece è sempre gradita, sia l'inverno -   quando le piccole raccolte naturali vanno incontro a gelate persistenti mentre un monitoraggio continuo degli abbeveratoi puo' garantire la fruibilità dell'acqua anche in caso di freddi intensi - sia in estate, dove la siccità puo' mettere in difficoltà  i selvatici in generale e causare problemi di approvvigionamento idrico.

 

 

 

 

 

Le micro telecamere del progetto E.D.E.N.  sistemate sulle mangiatoie e nei pressi di abbeveratoi, catturano in modo discreto immagini spettacolari della quotidianità dei piccoli ospiti, regalando interessanti frammenti di interazione inter ed intraspecifica, senza causare disturbo.

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Nidi e ripari artificiali 
Image by Fabrizio Frigeni

Non tutti gli uccelli selvatici gradiscono nidi artificiali a cui affidare il loro prezioso tesoro. Alcuni pero' si adattano particolarmente bene ad una proposta alternativa ai nidi naturali. Cinciarelle e cinciallegre sono le specie più adattabili in questo senso. Ma anche la passera d'Italia, picchio muratore, codirosso spazzacamino, ballerina bianca e il merlo accettano rifugi artificiali per la loro riproduzione. 

Le cassette nido del Progetto E.D.E.N. ospitano delle telecamere regolate appositamente per mettere a fuoco gli uccelli in cova, senza arrecare alcun disturbo alla nidificazione. Una piccola apertura protetta sulla sommità del nido garantisce la luce necessaria alle riprese.

In alcuni casi le telecamere sono state posizionate presso posatoi in prossimità di nidi naturali ed artificiali in modo da non interferire con la nidificazione e osservare l'avvicendamento degli adulti presso il sito di cova.

Muretti a secco, collocati in punti strategici possono fornire un riparo a numerosi animali appartenenti a  specie diverse: anfibi, rettili, insetti, ucccelli e piccoli mammiferi.

Le fototrappole del Progetto E.D.E.N. monitorano questi rifugi creati dall'uomo per catturare interessanti scene di vita selvatica. 

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